Frana del Belvedere a Silvi Alta (TE) 

Frana del Belvedere a Silvi Alta (TE). 
Co.N.Al.Pa.: “Bisogna lavorare sul restauro paesaggistico”

 

Le forti piogge che si sono scatenate recentemente sull’Abruzzo hanno gravemente colpito il famoso Belvedere di Silvi, la terrazza sull’Abruzzo costiero, una delle più famose dell’Adriatico. La frana ha portato giù un pezzo della passeggiata panoramica creando una brutta ferita in questo gioiello paesaggistico che purtroppo deve fare i conti con il dissesto idrogeologico. I lavori di messa in sicurezza sono appena iniziati, in somma urgenza, una buona notizia che fa ben sperare per il ripristino del Belvedere. Tuttavia le criticità rimangono, soprattutto in merito al mancato miglioramento ambientale e naturalistico del borgo.

 

La frana di Silvi alta (Foto Colazilli)

 

Per il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus è necessario lavorare sul restauro paesaggistico di tutta la cintura verde intorno al centro abitato“Silvi alta,con il suo fascino straordinario, purtroppo è un ambiente molto fragile. Oltre alla messa in sicurezza del borgo, è necessario intervenire anche con ingegneria naturalistica per consolidare i terreni sottoposti a erosione.” spiega l’associazione, “Realizzare terrazzamenti con piante arbustive della flora mediterranea come Rosmarino, Lavanda, Salvia, Alaterno, Ginepro comune, Crataegus, Acero campestre, Piracanta, Ginestra odorosa, Leccio a cespuglio, Alloro a cespuglio, Lugustro vulgare, Albero di Giuda a cespguglio, Corbezzolo, Fillirea e Lentisco. Tutte piante che hanno apparati radicali molto forti e che in natura vivono su pendii e falesie in riva al mare o in condizioni veramente difficili. E’ importantissimo il rispetto dell’identità culturale del borgo marino di Silvi evitando faraoniche costruzioni in cemento armato che possono rovinare per sempre l’estetica e anche la vocazione turistica del territorio”.

 

La frana di Silvi alta (Foto Colazilli)

 

Per l’associazione il restauro paesaggistico è il futuro di Silvi alta. E’ fondamentale coinvolgere nell’opera di ripristino e miglioramento del belvedere anche gli esperti naturalisti, paesaggisti e botanici. “Aumentare la massa vegetale con arbusti resistenti della nostra flora, a bassa manutenzione, resistenti alla siccità e alle nevicate e capaci di consolidare i versanti potrebbe trasformare la cintura verde del borgo in uno splendido giardino mediterraneo con un sostanziale incremento della biodiversità vegetale e dell’avifaunaInoltre, una massa vegetale compatta di arbusti che ricopre densamente i terreni è un formidabile baluardo contro i peggiori temporali.

Per il Co.N.Al.Pa. la vocazione di Silvi deve essere quella turistica, paesaggistica e naturalistica, un traguardo che si può raggiungere in poco tempo lavorando in team, seguendo un percorso costruttivo e di confronto tra i vari esperti del settore.

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

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