Foggia. Via Napoli. E’ sbagliato piantare nuovi alberi in vista del caldo estivo

Dopo aver eliminato oltre 100 pini, in Via Napoli a Foggia si piantano dei tigli,

incuranti del caldo torrido in arrivo

 

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Foggia. In Via Napoli, tristemente nota per il taglio indiscriminato di oltre 100 pini, ecco spuntare i primi nuovi alberelli di tiglio nel tentativo disperato di celare il misfatto. Le segnalazioni arrivano dalla nostra delegazione Co.n.al.pa. Foggia. All’improvviso l’Amministrazione Comunale che ha dichiarato guerra agli alberi, in primis ai pini domestici, si accorge che una via importante della città, fino a poco tempo fà ombrosa e alberata, è diventata un forno a microonde con tutti i problemi legati all’isola di calore urbana. L’estate è giunta prepotentemente a Foggia e gli alberi sono indispensabili per sopperire a tale mancanza.

Il tentativo di rinverdire Via Napoli si dimostra subito pieno di criticità. Il Comune cerca di  metterci una pezza piantando alcuni tigli, nel mese di giugno, in un periodo dell’anno in cui gli alberi non si piantano perchè le temperature elevate comportano elevati costi di gestione. C’è bisogno di tanta acqua per far sopravvivere gli alberi, proprio come gli esseri umani hanno necessità di liquidi quando si trovano sotto la cappa di caldo. E in questo caso gli alberelli di tiglio rischiano di cadere in sofferenza, costretti a subire la torrida estate.

 

 

 

Questa operazione, che ha portato alla messa a dimora di cinque alberi di Tiglio (per fortuna solo cinque), non rispetta affatto le basilari regole del giardinaggio e dell’arboricoltura:  prima di tutto gli alberi si mettono a dimora nel periodo di riposo, quindi da Novembre a Marzo, quando c’è maggiore possibilità di sviluppo degli apparati radicali e della capillarità senza caldo eccessivo e con maggiore apporto di acqua.   Il clima fresco permette di stabilizzare le radici nella nuova posizione e rende le piante più sicure nell’affrontare i caldi estivi.    In estate alberi piantati con il caldo vanno in stress e cominciano a deperire senza la dovuta gestione che consiste in apporto di acqua per rinvigorire l’apparato radicale e stimolare la crescita. Un albero piantato nella canicola estiva e non annaffiato può morire in poco tempo, con dispendio inutile di soldi pubblici. E non basta neanche la pacciamatura o qualsiasi altra accortezza per tenere al fresco il terreno; la pianta deve avere acqua per tutto il periodo del forte caldo. Molte amministrazioni pubbliche, purtroppo, non rispettano o non vogliono rispettare queste basilari regole lasciando gli alberi al loro destino.

In estate piantare alberi diventa un’impresa costosa e ardua che può provocare perdite e danni al nuovo patrimonio arboreo. Ogni giorno bisogna seguire rigorosamente la pianta, somministrando acqua e tenendo il terreno sempre umido.  Un altro fattore che può far morire gli alberi è l’isola di calore urbana che, con l’aumento delle temperature degli immobili e delle superfici impermeabilizzate, provoca stress idrico e danni agli apparati radicali.

Auspicando che i cinque giovani tigli in Via Napoli vengano salvati dalla canicola estiva, come associazione ribadiamo che Foggia ha bisogno di tantissimi alberi ben gestiti e curati. Filari alberati per combattere l’inquinamento e proteggere la città dall’isola di calore. Quindi basta con i tagli indiscriminati e basta con la degradazione delle infrastrutture verdi.

 

Alberto Colazilli – Curatore e esperto di parchi e giardini.

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

 

 

 

 

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