I danni da decespugliatore su alberi e arbusti

Spesso un pessimo lavoro di decespugliamento può dannegiare gravemente alberi e arbusti

 

Danni da decespugliatore su Corbezzolo – Foto Colazilli

 

Un argomento che è poco dibattuto ma che ha un’importanza rilevante quello dei danni da decespugliatore su alberi e arbusti. Quante volte abbiamo visto nei parchi e giardini giovani alberi o arbusti che hanno delle profonde cicatrici nel colletto o delle ferite ancora fresche da scortecciamento da corda di decespugliatore. Si tratta di un problema dilagante che è causato dalla minima professionalità di certi giardinieri. Oltre a rovinare esteticamente una pianta deturpandone per sempre l’immagine, lo scortecciamento può causare la propagazione di malattie fungine e anche problemi di stabilità. Una pianta sana può reagire in vario modo alla ferita e tutto dipende dalla profondità e dal tipo di tessuto interessato dalla lesione. Nel caso di ferite superficiali, se il cambio o parte di esso di rimane integro, la pianta reagisce formando un tessuto calloso che si estende sull’intera superficie colpita dalla lesione. Nel caso invece di ferite profonde, il danno è importante e la pianta non riesce a richiudere la ferita. Questi continui “colpi di frusta” sono una tortura che si ripete ogni stagione, soprattutto in primavera, quando le erbacce diventano incontenibili. L’albero mette in campo tutte le sue energie per sopravvivere ma non può difendersi da solo contro il giardiniere selvaggio che ogni volta torna a colpire e a provocare ulteriore danno.

 

 

Danni da decespugliatore su Cercis siliquastrum – Foto Colazilli

 

Le parti dell’albero che possono essere compromesse da un colpo di corda del decespugliatore sono le seguenti: la corteccia, che serve a proteggere l’albero dagli agenti atmosferici e dagli insetti, il libro, che serve a proteggere l’albero dall’umidità; poi c’è il cambio, zona in cui si crea nuovo legno che permette all’albero di crescere e che crea ogni anno nuove fibre; poi l’alburno, in cui avviene il trasporto della linfa dalle radici alle foglie. Nei giovani alberi, se il colpo del decespugliatore è stato violento ed è stata utilizzata una corda particolarmente spessa si può arrivare ad intaccare il cuore del tronco che è il durame. La cattiva manutenzione effettuata con il decespugliatore può essere vettore di pericolose malattie fungine che possono provocare anche la morte dell’albero. Una delle malattie più devastanti che si propaga attraverso il maldestro uso del decespugliatore è il Cancro colorato del Platano, provocato da un fungo, la Ceratocystis fimbriata, che uccide questi alberi. Questa malattia può propagarsi attraverso lo scortecciamento dei colletti e la mancata disinfezione degli strumenti usati in piante malate.

 

Danno da decespugliatore su colletto – Foto Colazilli

 

Per prevenire questi problemi, la prima cosa è la professionalità dell’operatore. Chi maneggia quotidianamente il decespugliatore dovrebbe essere istruito con corsi di perfezionamento in merito ai danni che questo macchinario può provocare su alberi e arbusti. Poi si possono trovare alcuni accorgimenti a costi minimi, tipo quello di un inserire un pezzo di currogato con un taglio verticale per tutta la sua lunghezza e sistemarlo intorno al colletto della pianta. In questo modo si impedisce qualsiasi scontro della corda con i tessuti dell’albero. Oppure, se si vuole tornare alla vecchia maniera, le operazioni di eliminazione delle erbacce intorno ai colletti possono essere fatte a mano, mettendosi un paio di guanti da giardino.

 

Alberto Colazilli

Esperto di paesaggio e curatore di parchi e giardini

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