Il Pino monumentale di Penne abbattuto per presunta incolumità pubblica.

Il Pino monumentale di Penne abbattuto per

presunta incolumità pubblica.

Le associazioni ecologiste storiche non sono state affatto coinvolte per la salvaguardia dell’albero.

 

 

Una veduta dello storico pino di Penne – Foto di Alberto Colazilli

 

In data 9 luglio nell’articolo pubblicato sul Centro l’assessore ai lavori pubblici Gabriele Pasquale ha dichiarato che sono state fatte diverse riunioni alla presenza del corpo forestale, di alcune associazioni ambientaliste e della famiglia proprietaria del Pino storico di Penne per valutare le reali condizioni dell’albero. In realtà, le associazioni ambientaliste WWF Abruzzo, Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio ONLUS, Italia Nostra Penne, FAI Penne e Pro Natura Abruzzo smentiscono quanto dichiarato dall’assessore confermando che nessuna di loro è stata coinvolta in tavoli di lavoro in merito al Pino storico.Le associazioni, inoltre, ribadiscono la propria indignazione in merito alla distruzione di un così importante paesaggio culturale pennese e chiedono ancora una volta che si faccia luce sulle reali cause dell’abbattimento. La sezione del pino abbattuto ha dimostrato che l’albero era perfettamente sano, un monumento di 23,80 metri di altezza per 3,47 metri di circonferenza che non presentava carie del legno o altre evidenti e gravissime patologie interne.

Il pino storico tagliato – Foto Colazilli

 

“Nelle dichiarazioni dell’assessore Pasqualone si parla di pericolosità dell’albero a seguito di caduta rami da diverso tempo.”continuano le associazioni ” Inoltre si parla di situazione aggravatasi durante le precipitazioni dello scorso inverno. Per prima cosa non si può procedere all’abbattimento solo perchè cadono dei rami. Inoltre, se l’albero era gravemente malato avrebbe dovuto soccombere alla grande nevicata di marzo 2015 che su Penne ha creato gravi danni ad altre alberature più giovani e stabili”.

Secondo le associazioni ambientaliste alla base dell’abbattimento c’è una presunta incolumità pubblica legata alla solita paura dei grandi alberi che colpisce ormai cittadini e amministrazioni in tutta Italia. Inoltre, non esiste alcuna perizia tecnica riferita ad eventuali malattie dell’albero. Ovunque i pini vengono visti come una minaccia per l’incolumità delle persone e delle strutture, una fobia alimentata soprattutto da una cattiva comunicazione mediatica che ha demonizzato questa specie arborea.

 

Sezione del tronco del pino – Foto Colazilli

 

Il pino monumentale di Penne è stato piantato nel periodo dell’Unità d’Italia, assieme al suo gemello crollato nel 2015 per cause legate a pessimi lavori che ne tranciarono le radici. I due pini formavano una veduta unica di paesaggio culturale italiano che ha affascinato viaggiatori e viandanti per oltre 150 anni.

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