La quercia monumentale di Barete deturpata!

  La Quercia monumentale di Barete (AQ). La sua salvaguardia deve ricominciare dall’inizio!

 

Video del reportage effettuato intorno alla quercia di Barete (AQ)

 

 Il CO.N.AL.PA., da sempre in prima linea per la tutela di alberi e paesaggio si ritrova purtroppo a parlare ancora dei problemi antropici che continuano ad affliggere la famosa Quercia della fertilità di Basanello, Barete (AQ), famosa anche per la sua caratteristica di fare molte ghiande e pertanto da alcuni chiamata con il brutto nome di “Cacatora”, che non le rende il giusto onore. Da poco finalmente inserita tra gli alberi tutelati della Regione Abruzzo, non trova però ancora giusto riposo, sottoposta a “cure” poco ortodosse, fatte in buona fede ma da mani poco esperte e guidate da genti che pur millantando vane esperienze sono invece sempre pronte a cavalcare queste situazioni per gloria e guadagni personali, non hanno esperienza di alberi, però sono sempre le prime a voler apparire, per sentirsi quel che non potranno mai essere. Prima di Natale serpeggiava sul web l’annuncio che questa quercia fosse stata curata, valorizzata al massimo e trasformata in un gioiello per accogliere turisti e appassionati da tutta Italia. Una storia idilliaca, che faceva pensare uno splendido lieto fine, così tanto spacciata su facebook, nelle conferenze, sui libri di alberi monumentali che era facile crederci… se non si ha l’accortezza di osservare con i propri occhi!   Dopo il sit-in che ne impedì l’abbattimento, siamo tornati a Basanello, frazione di Barete, proprio per vedere com’era in realtà la situazione e ci siamo trovati davanti qualcosa di “grottesco”, purtroppo. Una quercia sacra pluricentenaria violata da un orribile “cappello” di plastica, perforata da decine di viti conficcate nei tessuti vivi, con tiranti inutili, che strozzeranno le grosse branche, con potature sporche e fatte male.

Abbiamo visto rami tagliati ma che potevano non essere eliminati, e invece rami che potevano essere potati ma che rimangono ancora lì. A peggiorare ancora di più questa visione già deprimente ci si mette un cartello inchiodato all’albero con su scritto “La Cacatora, quercia secolare censita e protetta – Rispettiamola”.

 Mah, noi ci domandiamo: questo sarebbe il rispetto? Questa è la tutela degli alberi in Abruzzo?

  Purtroppo c’è chi cavalca gli alberi per puro arrivismo, senza averne alcun titolo; c’è chi ci crede ed è sfruttato; ci sono quelli che vedono la ricerca degli alberi sacri come una gara o una lotta senza quartiere, alla ricerca di un ricco di bottino, con le associazioni, gli enti, i tecnici, gli appassionati. Si arriva a voltafaccia, come da umana memoria, nella ricerca degli alberi. Chi ha promosso quelle notizie oggi sarà sicuramente d’accordo con noi, poiché per questi è più importante spostarsi dalla parte più comoda, che non rendere conto dei misfatti e della propria inettitudine ed egocentrismo, usando gli alberi dove si può piacere agli altri.

Questi uomini alla ricerca del “ricco bottino” sono così “appassionati” e “ossessionati” che hanno permesso danni su un bellissimo anziano di 500 anni spacciandoli per opere curative; un albero paziente, pacifico, buono, che ci ha sempre amato per secoli, senza mai chiedere nulla e che deve essere rispettato. La salvezza di questa quercia deve ricominciare dall’inizio con buona pace di chi si fa trasportare da lotte intestine e senza quartiere per arrivare in cima e di chi ha creduto alle bufale pubblicitarie che girano sul web.

CO.N.AL.PA. ha subito preso contatti con gli enti preposti per la salvaguardia delle quercia. Ci è stato comunicato che nessuno tra Comune, Forestale e Regione ha realizzato tale discutibile intervento e che a maggior ragione si rendono disponibili di ulteriori sopralluoghi e di realizzare una soluzione concreta e duratura, condivisa assiema alla nostrra assciazione, nel piu breve tempo possibile.

La nostra associazione è sempre in prima linea per salvare gli alberi monumentali!

  

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

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