Alberi, verde urbano e siccità. Intervista al prof. Francesco Ferrini.

ALBERI, VERDE URBANO E SICCITA’

QUALI STRATEGIE ATTUARE PER MITIGARE I DANNI E QUALI PIANTE SCEGLIERE PER MIGLIORARE IL VERDE NELLE NOSTRE CITTA’ IN EPOCA DI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Intervista al Prof. Francesco Ferrini, Ordinario di Arboricoltura presso l’Università di Firenze.

 

Professore, il 2022 è stato l’anno della grande siccità, con temperature molto elevate e sopra la media e una grande moria di alberi. Nella sola città di Milano, giusto per citare qualche dato, sono morti 14 mila alberi la scorsa estate. Cosa dobbiamo aspettarci per il 2023?

È difficile dire cosa dobbiamo aspettarci per il 2023, con una primavera che, nella sua seconda parte è stata alquanto piovosa, con eventi purtroppo devastanti e tragici. Come ci dicono i climatologici che i cambiamenti climatici possono influenzare le condizioni meteorologiche a livello globale e aumentare la probabilità di eventi climatici estremi come siccità, ondate di calore o tempeste più intense. Se si verificano siccità prolungate o temperature elevate sopra la media, cosa possibile anche quest’anno, ciò avrà un impatto negativo sulla vegetazione, compresi gli alberi, già stressati da eventi precedenti.

Anche perché la siccità non influenza solo la fisiologia degli alberi, ma anche la comunità microbica del suolo, la cui composizione e le cui dinamiche possono essere determinate dalla storia della siccità e dalla durata della siccità, anche se la caratterizzazione e la previsione di questi effetti rimane difficile. Questo perché le comunità microbiche del suolo che sono state precedentemente esposte alla siccità possono cambiare meno in risposta a successivi eventi di siccità, a causa della selezione di taxa resistenti alla siccità.

Una comunità microbica inadeguata ha influenze negative sul ciclo degli elementi e, conseguentemente, sulla vita delle piante.

Realizzare infrastrutture verdi aiuta a mitigare il clima e l’inquinamento in città. Tuttavia la maggior parte degli alberi soccombe proprio in ambiente cittadino. Quali possono essere le cause?

Ci sono diverse cause che possono contribuire alla moria degli alberi in ambiente urbano. Alcune delle principali cause includono:

Stress idrico: In ambiente urbano, gli alberi possono essere esposti a una disponibilità limitata di acqua a causa della mancanza di precipitazioni, del drenaggio inadeguato del suolo o del consumo eccessivo di acqua da parte delle infrastrutture e delle attività umane. La carenza di acqua, soprattutto nelle fasi post-impianto, può causare stress idrico agli alberi, indebolendoli e rendendoli più suscettibili alle malattie e alle infestazioni.

Spazio limitato per le radici: In ambiente urbano, gli alberi spesso hanno uno spazio limitato per le radici a causa della presenza di marciapiedi, strade, edifici e infrastrutture sotterranee. Lo spazio limitato per le radici può impedire la crescita e lo sviluppo sano degli alberi, limitando la loro capacità di assorbire acqua e nutrienti dal suolo.

Inquinamento atmosferico: Le città sono spesso caratterizzate da alti livelli di inquinamento atmosferico, compresi inquinanti come l’ozono, il biossido di azoto e le particelle sottili. L’inquinamento atmosferico può danneggiare le foglie degli alberi, riducendo la fotosintesi e compromettendo la loro salute complessiva.

Infrastrutture urbane: La costruzione e l’espansione delle infrastrutture urbane possono danneggiare gli alberi esistenti o ridurre lo spazio disponibile per la loro crescita. La compattazione del suolo durante la costruzione può ostacolare lo sviluppo delle radici e la capacità di assorbire acqua e nutrienti.

Malattie e infestazioni: Gli alberi in ambiente urbano possono essere più suscettibili a malattie e infestazioni di insetti a causa della vicinanza e della concentrazione delle piante. La mancanza di biodiversità e la stressante condizione urbana possono rendere gli alberi più vulnerabili agli attacchi da parte di parassiti e patogeni.

Per mitigare la moria degli alberi in ambiente urbano, possono essere adottate misure come l’implementazione di adeguate strategie di irrigazione che prevedano una fornitura costante d’acqua, la protezione dello spazio radicale degli alberi, la promozione di politiche di pianificazione urbana che tengano conto della vegetazione, la riduzione dell’inquinamento atmosferico e l’adozione di programmi di monitoraggio e gestione delle malattie degli alberi.

Come reagisce un albero alle alte temperature sopra la media e alla siccità? E come riconoscere i segnali di allarme per intervenire tempestivamente?

Gli alberi possono reagire alle alte temperature sopra la media e alla siccità in diversi modi. Ecco alcune delle risposte comuni degli alberi a queste condizioni:

Chiusura degli stomi: questo meccanismo aiuta a conservare l’acqua, ma riduce anche la capacità degli alberi di assorbire anidride carbonica e svolgere la fotosintesi.

Appassimento delle foglie: In condizioni di siccità, gli alberi possono sviluppare foglie appassite o appassenti come meccanismo di conservazione dell’acqua. Questo avviene per ridurre la superficie esposta all’evaporazione e limitare la perdita di acqua attraverso le foglie. Fino a un certo punto è un fenomeno reversibile. Diventa irreversibile quando le foglie avvizziscono

Perdita di foglie: In caso di siccità prolungata o di stress idrico grave, gli alberi possono perdere le foglie prematuramente. Questo è un meccanismo di sopravvivenza per ridurre la traspirazione e concentrare le risorse disponibili verso le parti vitali dell’albero.

Riduzione della crescita: Le alte temperature e la siccità possono rallentare la crescita degli alberi. Possono verificarsi riduzioni nella formazione di nuovi germogli, nell’allungamento dei rami e nella produzione di fiori e frutti.

Se si osservano segnali di allarme in un albero, può essere necessario intervenire tempestivamente. Le misure di intervento possono includere l’irrigazione di soccorso o supplementare se quella programmata non è sufficiente, l’aggiunta di pacciamatura intorno alla base degli alberi per trattenere l’umidità nel terreno, la potatura selettiva dei rami danneggiati e la consulenza di un arboricoltore esperto per valutare la salute generale degli alberi e fornire raccomandazioni specifiche.

Più volte si è parlato di grave mancanza di cure per le giovani alberature in ambiente urbano. Quali azioni possiamo attuare, in ambito colturale, a cominciare dalla corretta messa a dimora degli alberi, per migliorare il verde cittadino e preservarlo dalla canicola estiva e dalla siccità?

Per migliorare il verde cittadino e preservare gli alberi dalla canicola estiva e dalla siccità, ci sono diverse azioni che possono essere attuate in ambito colturale. Ecco alcune strategie chiave:

Selezione delle specie appropriate: È importante selezionare alberi che siano adatti o adattati al clima locale e in grado di tollerare alle condizioni di caldo e siccità. È consigliabile scegliere specie autoctone o adattate, (anche se questa non è una conditio sine qua non poiché ci sono specie esotiche in grado di tollerare condizioni climatiche estreme), che siano in grado di sopravvivere alle condizioni climatiche specifiche della tua area.

Preparazione del terreno: Una corretta preparazione del terreno prima della messa a dimora degli alberi può favorire la crescita sana e resistente delle radici. Ciò include la rimozione di erbacce, la lavorazione del suolo per migliorarne la struttura e la capacità di drenaggio, nonché l’aggiunta di compost o materiale organico per migliorare la fertilità.

Pianificazione della messa a dimora: Durante la messa a dimora degli alberi, è importante prestare attenzione a diversi aspetti. Assicurarsi di piantare gli alberi alla giusta profondità, in modo che il colletto della pianta sia a livello del suolo o leggermente sopra. Evitare di danneggiare le radici durante il processo di piantagione e assicurarsi di compattare bene il terreno intorno alle radici per garantire un buon contatto con il suolo.

Irrigazione adeguata: Gli alberi giovani richiedono una corretta irrigazione per stabilirsi e crescere vigorosamente. Durante i periodi di siccità o caldo intenso, è necessario irrigare gli alberi regolarmente per fornire loro acqua sufficiente. È importante evitare sia l’eccesso di irrigazione che la carenza di acqua, fornendo acqua in quantità adeguate e ad intervalli appropriati.

Utilizzo di pacciamatura: L’applicazione di uno strato di pacciamatura intorno alla base degli alberi può aiutare a conservare l’umidità del suolo, ridurre l’evaporazione e limitare la crescita di erbacce che potrebbero competere con gli alberi per l’acqua e i nutrienti. La pacciamatura può essere realizzata con materiali organici come la corteccia di legno o il paglia, applicati ad uno spessore di 5-10 cm intorno alla base dell’albero.

Monitoraggio e cura regolari: È importante monitorare regolarmente la salute degli alberi e intervenire tempestivamente in caso di segni di stress o problemi. La potatura selettiva può essere necessaria per rimuovere rami danneggiati o malati, promuovendo la crescita di nuovi rami sani. Inoltre, la rimozione di erbacce intorno agli alberi e la valutazione periodica delle condizioni del terreno e dell’irrigazione possono contribuire a garantire la salute e la vitalità delle giovani alberature.

In molte situazioni si è visto che il successo di importanti infrastrutture verdi deriva anche dalla scelta di specie arboree e arbustive idonee e resistenti a condizioni difficili. In tal caso, quali possono essere le specie di alberi e arbusti più resistenti alla siccità e idonee per gli spazi urbani, in grado di produrre servizi ecosistemici e al tempo stesso far diminuire i costi di gestione?

Nella scelta delle specie arboree e arbustive per gli spazi urbani, è importante considerare quelle che siano adattate alle condizioni locali, compresa la tolleranza alla siccità e la capacità di fornire servizi ecosistemici.

Tuttavia, è importante notare che la scelta delle specie dovrebbe essere adattata al contesto locale, alle caratteristiche del terreno e al clima specifico della zona. Personalmente non do mai indicazioni senza conoscere molto bene non solo il contesto locale, ma le specifiche condizioni del luogo d’impianto visto che nelle aree urbane queste possono cambiare completamente da una parte all’altra della strada in funzione non solo della presenza di manufatti, ma anche dell’esposizione giornaliera al sole, del volume di suolo disponibile, ecc., tutti fattori che potrebbero determinare il fallimento dell’impianto di alberi su un lato di una strada e, invece, favorirne il completo attecchimento sull’altro. È quindi necessaria un’accurata analisi del sito d’impianto prima di procedere con le scelte progettuali e alla scelta delle specie da mettere a dimora

 

Abbiamo visto che di fronte a temperature elevate e mancanza di acqua, nonostante la buona volontà nel piantare alberi, spesso ci ritroviamo con progetti impegnativi che vanno in rovina. Quali strategie di gestione a medio e lungo termine dovrebbero essere attuate da un comune per evitare la moria di alberi e un continuo dispendio di soldi?

Per evitare la moria di alberi e ridurre la necessità di costosi interventi ripetuti, i comuni possono adottare diverse strategie di gestione a medio e lungo termine. Ecco alcune delle strategie chiave da considerare:

Pianificazione urbana sostenibile: Una corretta pianificazione urbana può contribuire a creare un ambiente favorevole per gli alberi. Ciò include la considerazione di spazi verdi nella progettazione delle aree urbane, la creazione di zone ombreggiate e la promozione di corridoi verdi che collegano gli spazi aperti.

Selezione di specie adatte: come già detto è fondamentale selezionare le specie arboree in base alla loro adattabilità alle condizioni climatiche locali, compresa la tolleranza alla siccità. Le specie autoctone o adattate al clima locale tendono ad avere una maggiore probabilità di sopravvivenza e successo.

Gestione dell’acqua: non mi stancherò mai di ripeterlo: un’adeguata gestione dell’acqua è fondamentale per la salute degli alberi. Ciò include l’irrigazione adeguata, utilizzando metodi efficienti come l’irrigazione a goccia o l’irrigazione programmata in base alle effettive esigenze delle piante. L’utilizzo di sistemi di raccolta e recupero dell’acqua piovana può anche aiutare a ridurre la dipendenza dalle risorse idriche esterne.

Cura e monitoraggio regolari: un’attenta cura degli alberi è essenziale per rilevare tempestivamente segni di stress o problemi. La potatura selettiva per rimuovere rami danneggiati o malati, la valutazione periodica della salute degli alberi e la gestione delle infestazioni di parassiti o malattie possono contribuire a mantenere la vitalità degli alberi.

Educazione e coinvolgimento della comunità: Sensibilizzare la comunità sull’importanza degli alberi e coinvolgerla nella loro cura può favorire una migliore gestione a lungo termine. Questo può includere programmi di educazione ambientale, campagne di volontariato per la cura degli alberi e la promozione dell’importanza del verde urbano.

Collaborazione con esperti: Collaborare con arboricoltori esperti può fornire competenze specializzate nella gestione degli alberi urbani. Questi professionisti possono aiutare nella selezione delle specie, nella diagnosi di problemi e nella pianificazione delle pratiche di gestione.

Monitoraggio e valutazione dei risultati: È importante monitorare e valutare costantemente l’efficacia delle strategie di gestione degli alberi. Ciò permette di apportare modifiche o miglioramenti in base ai risultati ottenuti e alle lezioni apprese.

Implementando queste strategie di gestione a medio e lungo termine, i comuni possono ridurre la moria degli alberi, preservare gli investimenti e promuovere un ambiente urbano più verde e sostenibile.

Parliamo di numeri, ovvero dell’obiettivo di piantare 6 milioni e 600 mila alberi in 6 mila e 600 ettari di foreste urbane in 14 città metropolitane italiane con i fondi del Pnrr entro il 2024. Secondo lei a seguito della drammatica situazione climatica e dei tanti problemi organizzativi e di pianificazione, l’Italia riuscirà a raggiungere un tale risultato?

La realizzazione di un obiettivo ambizioso come quello indicato richiede una pianificazione accurata, un impegno costante e una cooperazione tra diversi attori, compresi i governi locali, le comunità locali e gli esperti del settore.

Considerando la drammatica situazione climatica e la crescente consapevolezza dell’importanza del verde urbano per la mitigazione del cambiamento climatico è importante considerare che ci possono essere sfide organizzative, logistiche e finanziarie che potrebbero influenzare il raggiungimento di tale risultato entro il 2024.

La pianificazione accurata delle aree di piantagione, la selezione delle specie arboree appropriate, l’acquisizione dei terreni, l’organizzazione delle risorse umane e logistiche, nonché il coinvolgimento attivo delle comunità locali sono fattori determinanti per il successo di un progetto di questa portata.

Pertanto, l’attuazione di un progetto così ambizioso dipenderà dalla volontà politica, dalla collaborazione tra i vari livelli di governo, dalla mobilitazione delle risorse e dal coinvolgimento della società civile. È possibile che alcuni ostacoli possano emergere lungo il percorso, ma con un impegno costante e una buona pianificazione, l’Italia potrebbe compiere progressi significativi verso il raggiungimento di un ambiente urbano più verde e sostenibile.

Professore, concludendo la nostra intervista, ci faccia una panoramica sullo stato del verde urbano delle nostre città. Secondo lei ci sono realtà di eccellenza nella gestione di alberi e giardini? Possiamo farcela noi italiani a gestire al meglio il nostro patrimonio arboreo?

Lo stato del verde urbano nelle città italiane può variare notevolmente da luogo a luogo. Mentre alcune città, soprattutto al Nord, possono vantare una gestione eccellente degli alberi e dei giardini, altre si trovano ancora in una fase di miglioramento, partendo da situazioni, in qualche caso, di disastroso e decennale abbandono.

Ci sono diverse realtà di eccellenza in Italia nella gestione del verde urbano. Alcune città italiane sono considerate modelli di buone pratiche nella gestione delle alberature urbane, nella creazione di parchi e spazi verdi accessibili alla comunità e nella promozione dell’importanza del verde per il benessere degli abitanti.

Tuttavia, è importante sottolineare che la gestione del verde urbano è un processo in continua evoluzione e richiede un impegno costante da parte delle autorità locali, degli esperti e della comunità. La pianificazione accurata, l’adozione di politiche sostenibili, la gestione regolare e programmata con orizzonti di almeno 3-5 anni, la formazione del personale e l’interazione con la società civile sono tutti fattori che contribuiscono al successo della gestione del patrimonio arboreo.

Sebbene ci siano sfide da affrontare, come la pianificazione insufficiente, la carenza di risorse finanziarie e umane e la necessità di una maggiore consapevolezza pubblica, credo che l’Italia abbia il potenziale per gestire al meglio il suo patrimonio arboreo. Il paese vanta una ricca tradizione di cultura e amore per il verde, e ciò può essere sfruttato per promuovere una gestione oculata e sostenibile del verde urbano.

Inoltre, è fondamentale promuovere la collaborazione tra i diversi attori, come amministrazioni locali, esperti del settore, università, associazioni di categoria e comunità locali, al fine di condividere conoscenze, esperienze e risorse per una gestione più efficace del verde urbano.

Con un impegno congiunto, l’Italia può certamente fare progressi nella gestione del suo patrimonio arboreo e promuovere città più verdi, salubri e vivibili per le future generazioni.

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