Lecci torturati a San Clemente a Casauria (PE). Tragico finale di una fallita opera di sensibilizzazione.

  La nostra associazione, assieme a diversi esperti del settore, nei mesi di aprile-maggio 2018

aveva tentato di salvare questi lecci dalle motoseghe

 

Lecci torturati a San Clemente a Casauria nel dicembre 2018 (PE) – Foto Berardi

 

Castiglione a Casauria (PE). Vogliamo iniziare veramente “col botto” questo inizio anno 2019 pubblicando le foto degli splendidi lecci di San Clemente a Casauria completamente torturati e violentemente priva della vegetazione lussureggiante. Nell’aprile 2018 fummo chiamati in zona, insieme a Italia Nostra e Pro Natura, per salvare questi alberi dalle motoseghe selvagge. Le pessime potature che andavano contro qualsiasi regola della buona arboricoltura rischiavano di mettere in crisi tutti gli alberi in prossimità della famosa basilica di San Clemente. Siamo in uno dei siti storico-artistici più visitati d’Abruzzo. L’opera di conservazione e valorizzazione del paesaggio doveva essere fatta seguendo le dovute attenzioni e rispettando il viale verdeggiante di lecci che da decenni è porta d’accesso al prezioso tesoro artistico dell’alta Val Pescara.

 

I lecci in aprile 2018 – prima del massacro- Foto Colazilli

 

Durante il nostro intervento di fine aprile 2018 la troupe di Fuori TG del Tg3 nazionale partecipò con riprese e interviste. Fu un momento importante di sensibilizzazione a cui seguì la promessa di recuperare i lecci e di potarli seguendo le regole ed evitando capitozzature o drastica eliminazione delle chiome.

 

Lecci torturati a San Clemente a Casauria nel dicembre 2018 (PE) – Foto Berardi

 

A seguito del proficuo momento di sensibilizzazione, spiegammo ai rappresentanti del Comune anche il giusto intervento da eseguire sui lecci. Come associazione ci siamo impegnati a fornire al Comune nomi di esperti e di ditte in grado di eseguire un bel lavoro. Gli animi si erano improvvisamente rasserenati, già a partire da maggio – giugno 2018, spinti dall’entusiasmo e dalla voglia salvare quegli alberi. Purtroppo qualcosa è andato storto e il gran finale, tragico e nauseante, con tutti gli alberi distrutti, proprio non ce l’aspettavamo.

 

Lecci massacrati in Aprile 2018 – Foto Colazilli

 

Lecci massacrati in Aprile 2018 – Foto Colazilli

 

Non ci è dato sapere il perchè di questa involuzione culturale.  Gli alberi sono stati tutti torturati nel dicembre 2018 senza alcun rispetto delle chiome e della loro naturalità. Non è rimasta una foglia.   E’ chiaro che il danno biologico agli alberi è immane e il danno paesaggistico intorno a San Clemente a Casauria non ha eguali. Siamo nella desolazione. Le responsabilità di quanto accaduto sono notevoli, non certo delle associazioni di protezione ambientale che ci hanno messo la faccia nel tentativo di salvare il filare. Responsabilità a carico di chi non ha voluto prendere in gestione questo patrimonio arboreo, lavorando con i professionisti, coinvolgendoli e valorizzando le giuste competenze del settore. Purtroppo nulla di tutto questo.

Il servizio del TG3 nazionale, realizzato alla fine di Aprile 2018 e andato in onda a inizio novembre 2018, non ha saputo smuovere le coscienze dell’amministrazione comunale di Castiglione a Casauria, un Comune in cui gli alberi vengono visti come oggetti e non come esseri viventi. Ancora una volta il bel paesaggio verde abruzzese è rovinato dagli incompetenti e da chi non ha alcun interesse a tutelare l’immagine turistica di luoghi d’arte importantissimi e visitati da migliaia di turisti.

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

 

Video di Fuori TG del 9 novembre dal titolo “Come le Foglie” dedica alla gestione degli alberi e in cui si parla anche dei Lecci di San Clemente e dell’opera di sensibilizzazione verso la buona cura degli alberi.

http://www.tg3.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3cb9c3c0-3f04-4c41-a697-c69ac130b203-tg3.html?fbclid=IwAR3D0d-9IpjppJdlSoPjHWqRRykirEMWdkSOZ4DoLUc-ghld9Z5pHsX3rU4#p=

2 pensieri riguardo “Lecci torturati a San Clemente a Casauria (PE). Tragico finale di una fallita opera di sensibilizzazione.

  • 11 Gennaio 2019 in 18:56
    Permalink

    Osservazioni pertinenti e sagge. Purtroppo manca il rispetto per la natura e certe azioni sono frutto di ignoranza. Inutile aggiungere che se esistiamo su questa terra e’ grazie alle piante. Certe azioni dovrebbero essere punite a norma di LEGGE!

    Risposta
  • 11 Gennaio 2019 in 18:59
    Permalink

    Bene I responsabili dovrebbero vergognarsi.

    Risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *