Platani soffocati nel cemento sulla Statale Tiburtina. Zona Aeroporto d’Abruzzo

Alberi soffocati nel cemento con suoli completamente impermeabilizzati.

 

 

Il rifacimento dei marciapiedi lungo la Tiburtina, al confine tra Pescara e San Giovanni Teatino, proprio a due passi dall’Aeroporto internazionale d’Abruzzo, ha soffocato nel cemento i grandi platani pluridecennali che da sempre abbelliscono questo tratto di strada. Si tratta di lavori realizzazione di nuovo massetto su rete elettrosaldata che non hanno minimamente preso in considerazione la creazione di aiuole abbastanza grandi, lasciando terreno intorno agli alberi. Un lavoro di totale impermeabilizzazione che non permetterà il passaggio di acqua e di nutrimento essenziali per la sopravvivenza di questi alberi.

 

 

Si assiste un danneggiamento di beni paesaggistici pubblici che producono svariati servizi ecosistemici lungo la trafficatissima Via Tiburtina. Un decadimento culturale che non rispetta minimamente il valore del territorio e che porta al depauperamento di beni della collettività. Chiediamo come mai non siano state previste delle aiuole intorno alle piante. Chi non ha vigilato sul rispetto degli alberi come esseri viventi ed elementi d’arredo imprescindibili oltre che beni ambientali di alto valore economico?

La totale cementificazione degli spazi vitali con impermeabilizzazione dei suoli porterà questi grandi alberi a un lento decadimento, con sofferenza estiva a causa della siccità e del riscaldamento eccessivo dei suoli cementificati, oltre a un arresto della crescita e aumento delle malattie.

Chiediamo come mai, per eseguire certi lavori, non siano stati scelti professionisti e progettisti amanti della natura e degli alberi che si sono formati sulla corretta gestione del paesaggio urbano, capaci di migliorare la vivibilità degli spazi cittadini in sinergia con gli alberi.

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

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