A rischio di taglio filari di pini storici a Sabaudia (LT)

Fobia dei pini a Sabaudia. Nessuna pace per questo albero straordinario.

Necessario trovare tutte le soluzioni alternative al taglio.

 

 

Sabaudia (LT). Allarme per il futuro di decine di grandi pini domestici. La notizia ci è giunta da alcuni residenti. Siamo costernati per la dilagante fobia che ormai colpisce questi grandi alberi ovunque.  In pini in questione sono maestosi, bellissimi e costeggiano la via litoranea nella frazione di Bella Farnia. Come ci comunicano i cittadini, questi pini danno troppo fastidio alla viabilità, sono considerati pericolosi per l’apparato radicale, perchè crollano rami, perchè sporcano ecc…   

Il clima di paura del pino, alimentato da tanti servizi giornalistici superficiali, non ci aiuta in una attenta sensibilizzazione sulle tematiche culturali e tecnico-scientifiche per tutelare e valorizzare questi grandi alberi. Bisogna smetterla con queste leggende metropolitane che trasformano il pino in un albero con radici poco sviluppate, che è una specie che cade su cose e persone, che è pericolosa per le città e per strade ecc… Come già detto in altre sedi, tutto sta nella capacità di guardare oltre le dicerie popolari ed attenersi a quanto dicono gli studi scientifici sui pini mediterranei. Per prima cosa i pini sono alberi che hanno un apparato radicale poderoso e capace di ancorarsi su terreni difficili. Il Pinus pinea, ad esempio, è un albero munito di un potente fittone che stabilizza la pianta, quindi falso che sono alberi instabili per natura e senza radici. La loro instabilità risiede in molteplici fattori tra cui il pessimo allevamento in vivaio con taglio del fittone, la cattiva cura colturale, la piantagione su terreni non idonei, il taglio delle radici fascicolate, le cattive potature. Basta con le leggende metropolitane riferite alle radici spaccatutto. Quando gli alberi vivono in situazioni di asfissia e sono dominati da cemento e asfalto, ingabbiati in aiuole ridicole, è normale che abbiano il dovere di ribellarsi. Si dimentica che gli alberi sono esseri viventi che crescono e che hanno bisogno di cure e di monitoraggio per rimanere sani e sicuri.  

I pini di Sabaudia meriterebbero un occhio di riguardo perchè rappresentano un patrimonio storico di tutti. Piantati negli anni trenta del Novecento, essi sono una testimonianza storica e sono ormai parte integrante del paesaggio.  Anche questa sconcertante mania di cancellare la memoria storica di un territorio  fa riflettere su una deriva culturale e su una incapacità di portare avanti opere di conservazione. La sicurezza dei cittadini è sempre al primo posto ma questo non significa che si debba distruggere ogni cosa per evitare crolli o incidenti. Molte amministrazioni non sanno o non vogliono indagare nel dettaglio per investire sulla cura dei beni ambientali. E non diamo sempre la colpa alla mancanza di soldi!

 

 

I pini di Sabaudia vanno salvaguardati con intelligenza, senza superficialità. Come ci insegnano tanti esperti in materia, l’indagine sui pini domestici deve essere approfondita e accurata e non può essere ridotta a una sola indagine visuale. Su alberi di questa bellezza si dovrebbe procedere con analisi strumentali come la prova a trazione o la tomografia. Lavorare per la conservazione e non per la distruzione. Questi pini hanno bisogno di interventi di potatura professionale operando con arboricoltori e tecnici esperti. Le radici affioranti che danno così fastidio vanno rimosse chirurgicamente seguendo l’iter della buona cura delle strade, realizzando coperture con tessuto non tessuto (tnt) che deviano gli apparati radicali e materiali drenanti di copertura. C’è chi è convinto che questi pini siano  causa di incidenti, in realtà è l’alta velocità a provocare le morti e la disattenzione. Troppe dicerie e leggende metropolitane costruite ad arte  per demonizzare questo albero che rischia di estinguersi dai nostri paesaggi. La convivenza con qualsiasi grande albero è fatta di rispetto e di contemplazione. La fobia verso gli alberi è una malattia che va curata subito, un’aberrazione del nostro essere che porta all’inciviltà.   

Bisogna lavorare sotto l’aspetto tecnico, mostrando risultati ineccepibili e tutte le alternative possibili al taglio, ricordando sempre che l’abbattimento è l’estrema ratio, è il punto finale di una serie di indagini che dimostrano che non c’è più nulla da fare. Chi grida subito al massacro non ha  ancora capito il valore dei nostri paesaggi culturali.

Un appello al Sindaco di Sabaudia: sul suo territorio ha alberi di grande bellezza che devono essere monitorati, curati e valorizzati. Un’amministrazione virtuosa protegge i suoi gioielli e non li lascia morire o crollare. Confidiamo in un sano confronto con esperti in materia per salvaguardare questi splendidi pini storici.

 

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

 

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_agosto_27/crollano-pini-sabaudia-sindaca-chiude-strada-95892ab6-a9d5-11e8-bb57-056c6010fdbf.shtml

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