Il colletto degli alberi. Perchè è fondamentale preservarlo.

Troppe volte i danni al colletto delle piante possono diventare irreparabili

 

Quante volte sentiamo parlare del colletto dell’albero, una parte della pianta di grande importanza ma poco conosciuta. Chi fa gestione del verde dovrebbe conoscere alla perfezione questa zona dell’albero, tuttavia i danni sono sempre tanti, dai colpi di decespugliatore, allo scoperchiamento delle radici, fino all’interramento eccessivo dei colletti che a lungo andare può portare al marciume  e gravi problemi di stabilità.

Ma cos’è  il colletto dell’albero. È una zona intermedia tra il tronco e l’apparato radicale, un punto di passaggio tra la parte epigea e quella ipogea della pianta. Quando si mette a dimora un albero bisogna sempre fare attenzione a non interrare troppo il colletto e viceversa a non scoprire troppo le radici. Un errore grossolano è quello di piantare con la zolla in parte fuori terra o addirittura sotterrare l’albero per parte del fusto. In entrambi i casi ci possono essere gravi problemi alla pianta.

Se il colletto è troppo scoperto assieme alle radici l’albero va in carenza idrica a causa della esposizione ai raggi solari e all’aria. Le radici non sono in grado di resistere a queste condizioni ambientali, quindi a lungo andare finiscono per morire. Se invece il colletto è troppo interrato rischia di andare incontro al marciume.  Il colletto, essendo parte integrante del tronco,  non è strutturato per resistere al costante contatto con l’umidità del terreno. Il contatto con una notevole copertura di terra diminuisce gli scambi gassosi fra l’atmosfera e il tessuto floematico del colletto  e i danni per l’albero possono essere irreparabili come seccume nella chioma, perdita di vigoria ecc…

Molte volte, soprattutto in ambiente urbano, ci ritroviamo con continue modificazioni dei livelli di terreno alla base degli alberi, interramento eccessivo oppure asportazione di terreno che produce continui stress all’apparato radicale. In alcune situazioni la messa a dimora degli alberi viene fatta senza rispettare le corrette regole con impianti troppo superficiali o troppo profondi. Altre volte ci troviamo alberi interrati che hanno sviluppato una malformazione del colletto, proprio a causa della pressione del terreno. Si tratta di assottigliamento del fusto con forma a punta di matita che a lungo andare può compromettere la stabilità dell’albero.  Molti schianti sono provocati proprio da questo problema. Altre volte si osserva l’albero con il colletto inglobato in cordoli di cemento o addirittura cementati nelle aiuole, azioni che comportano strozzature dei tessuti legnosi  con danni al flusso linfatico e lento deperimento di parti dell’albero. In questa situazione molti alberi si trovano a dover vivere in condizioni avverse come aiuole troppo piccole o eccessiva cementificazione. In condizioni estreme togliere i cordoli può compromettere la stabilità degli esemplari danneggiando parti del colletto.

Cosa fare in caso di albero con eccessivo interramento del colletto: se la situazione lo consente, asportare il terreno in eccesso e riportare la situazione allo stato originario, senza scoprire le radici. Ma è una operazione molto delicata che va seguita sempre con la supervisione di un tecnico esperto.  Capire se l’albero è stato gravemente compromesso è il passo successivo.  In molti casi la situazione non può essere risolta e si deve per forza procedere all’abbattimento. Nei casi in cui l’albero può essere salvato e non presenta ingenti danni, aggiungere terreno fertile evitando di ripetere gli stessi errori. In queste situazioni, per valutare al meglio le condizione dell’apparato radicale e colletto, si procede con asportazione del terreno tramite lancia ad aria compressa per evitare interventi invasivi di danneggiamento. A seguire si studia attentamente lo stato dell’arte.

Cosa fare in caso di albero con eccessivo scoperchiamento delle radici: in queste condizioni le piante vanno incontro a forti stress idrici e continui sbalzi termici. Occorre quindi ripristinare le giuste condizioni ambientali, aggiungendo terreno fertile e pacciamatura di foglie, evitando sempre di coprire il colletto. In molte situazioni l’albero, se gravemente compromesso, deve essere sostituito.

Altri danni molto seri al colletto possono essere provocati dal decespugliatore. In tal caso i problemi possono scaturire da brutte ferite che poi diventano vettori di malattie fungine. Ecco perchè è essenziale affidarsi sempre a un esperto curatore del verde che sappia rispettare e riconoscere i colletti  degli alberi durante i lavori dello sfalcio.

Tutti i casi sopra illustrati devono far capire quanto sia importante la preparazione tecnico-professionale di chi opera nella cura del verde, con conoscenza della botanica e della fisiologia degli alberi. Gli alberi sono esseri viventi senzienti, che rispondono in maniera diversa alle sollecitazioni e ai danni antropici. La corretta gestione del verde deve essere sempre affidata a professionisti ed esperti validi per contribuire a un maggior valore ecologico, economico ed estetico del patrimonio ambientale.

Alberto Colazilli

Curatore e progettista di parchi e giardini.

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