Il giardino della Mortella a Ischia. Arte, Musica e Botanica in uno dei parchi più belli del mondo

Il giardino della Mortella a Ischia.

Arte, Musica e Botanica in uno dei parchi più belli del mondo

 

 

Ci sono luoghi romantici e pieni della passione che rimangono immortali e sprigionano un fascino senza tempo, talmente belli e particolari che sono permeati da un’energia unica e potentissima che genera ispirazione e benessere. Tutto questo accade nel meraviglioso giardino della “Mortella” a Forio nell’isola di Ischia, un paradiso terrestre di circa due ettari e con oltre tremila specie di piante che si sviluppa sul promontorio di Zaro, creazione artistica e botanica sbocciata da una bellissima storia d’amore tra due figure molto affascinanti: il famoso compositore inglese Sir William Walton e sua moglie argentina Susana Walton.

Il nome “La Mortella” deriva dal Mirto, il Mirthus communis, arbusto mediterraneo profumato che in questo giardino cresce lungo i versanti rocciosi e assolati. La storia di questo parco è incredibile perché esso nasce da un’opera grandiosa che ha saputo trasformare un angolo di brulla e nuda terra di Ischia in un giardino tra i più belli del mondo.

 

 

Una volta arrivati al giardino la prima cosa che colpisce è la lussureggiante vegetazione di piante tropicali, di palmizi, di fiori particolarissimi e di straordinarie felci arboree, protagonisti inusuali in questo paesaggio mediterraneo assolato. Un giardino scenografico e favoloso per la grandiosità e per il numero di specie che vi sono magistralmente coltivate tramite un lavoro di alto livello, certosino e minuzioso.

Nel 1949 William e la giovanissima moglie Susana si trasferirono a Ischia, attratti dal clima mite dell’isola. Nel 1956 acquistarono il terreno da adibire a giardino, una vecchia cava dove non arrivava l’acqua. Il progetto del giardino fu affidato sin da subito a Russell Page, il paesaggista più importante del momento, e l’impresa si rivelò subito titanica: vennero scavate terrazze nella roccia vulcanica, l’impianto idrico fu realizzato tramite enormi cisterne d’acqua fatte arrivare appositamente dal continente e con il tempo gli alberi, crescendo, realizzarono un microclima adatto alla coltivazione di piante subtropicali provenienti da tutti i continenti. A Susana piacevano le piante vistose, tropicali, colorate  che rappresentavano a pieno l’esuberanza e la vivacità caratteriale di questa grande donna dall’animo nobile e amante della natura.  Passeggiare nel giardino pittoresco è come vivere in un quadro animato che cambia a seconda delle stagioni, sempre coloratissimo, sempre pieno di vita e di piacevoli vedute.

 

 

Questo meraviglioso giardino è oggi gestito dalla “Fondazione William Walton e La Mortella”, nata nel 2003 quando Lady Walton decise di trasformare la proprietà privata, da lei gestita personalmente, in un ente culturale no-profit con l’obiettivo di far conoscere la musica, valorizzare i giovani artisti e musicisti e preservare e valorizzare il giardino.  La presidente della Fondazione, la dott.ssa Alessandra Vinciguerra, storica dell’arte ed esperta di giardini, ci accoglie amichevolmente e ci accompagna in questo nostro tour nel giardino. La Vinciguerra è stata stretta collaboratrice di Lady Walton fino alla sua morte avvenuta nel 2010. Ed è proprio lei a spiegarci i segreti e le meraviglie di questo parco ricco di fascino e di preziose essenze botaniche.

La Mortella è composta da due parti: il giardino della valle, disegnato da Page e caratterizzato da un clima subtropicale, umido e protetto dal vento, e il giardino della collina o giardino superiore, interamente ideato e sviluppato da Lady Walton, assolato, battuto dal vento, ricco di vedute sul paesaggio di Ischia e sul mare con piante prevalentementi dall’ area mediterranea.

Nel giardino a valle è il trionfo dell’esotico, dei colori vivaci e delle fontane. Il suo fascino è indescrivibile e la passeggiata avviene attraverso lussureggianti palme Brahea, Cycadacee, Magnolie, il grande Gingko Biloba, l’elegante Chorisia speciosa e le Hydrangee che incornicano tutt’intorno l’affascinante  “Fontana bassa” che è il punto di arrivo di un lungo ruscello che taglia la valle.

Continuando la passeggiata si arriva alla “Fontana grande” che è indubbiamente uno degli angoli più famosi e fotografati della Mortella. E’ un grande specchio d’acqua ovoidale, con al centro un elegante getto d’acqua,  scavato ai piedi alle rocce vulcaniche ai piedi della casa dei Walton. Intorno alla fontana una splendida collezione di Felci arboree, Geranium maderense, palme Brahea, Yucche, Agavi, piante grasse e subtropicali. Nella fontana sbocciano ninfee e piante acquatiche dai vivaci colori.

 

 

Dalla “Fontana grande” il percorso si muove fino al Victoria House, un’altra attrazione molto famosa e fotografata di questo splendido giardino. Siamo nella casa della Victoria amazonica, la regina delle Ninfee, in cui sono coltivate anche orchieee, bromelie, araceae e rampicanti come lo Stongylodon macrobotrys e la Thumbergia misoriensis. La vasca è dominata dalla famosa “Bocca”, una scultura di Simon Verity, indubbiamente una delle immagini pittoresche più famose e caratterizzanti i giardini della Mortella.

Emozionante la visione delle soprendenti collezioni di Felci arboree che dominano il giardino a valle e che riescono a vivere molto bene nel clima di Ischia, aiutate anche dal microclima formatosi in questo angolo del giardino. La collezione è costituita da Cyathea e Dicksonia antartica, Dicksonia fibrosa e squarrosa oltre ad altre felci come la Lophosoria quadri pinnata, i Blechnum, le Davallie, i Platycerium e la Woodwardia radicans, felice terrestre delle isole del mediterraneo.

 

 

Bellissima e colorata presenza è il Geranium maderense, originario dell’isola di Madeira, pianta incantevole che produce fiori rosa-purpurei che tappezzano il Giardino a valle in Aprile. E se lo sguardo torna verso l’alto ecco vedersi Liriodendron tulipifera che in autunno diventano dorati e in primavera producono fiori gialli simili a tulipani.  Sulle pareti rocciose del giardino a valle un altro elegante rappresentante è la Spathodea campanulata, un albero tropicale africano che fiorisce in tarda estate con mazzi di fiori a coppa di colore rosso. Un albero tropicale che può sopravvivere da noi solo in serra ma che qui alla Mortella vive contro la parete rocciosa  e sfrutta il calore solare immagazzinato dalle rocce per sopravvivere durante l’inverno.

Il giardino superiore è stato realizzato da Lady Walton a partire dal 1983, anno della scomparsa del marito William. Questo angolo di giardino è aperto al mondo  con vedute incantevoli, coperto dalla vegetazione mediterranea, con elementi architettonici affascinanti intrisi di significati simbolici. Qui c’è la Roccia di William, che custodisce le ceneri del maestro e che domina il giardino e tutta la baia di Forio. Si tratta di uno dei posti più suggestivi e famosi di tutto il giadino e la veduta è incorniciata da un arco in pietra intagliata sistemato tra gli ulivi e circondato dalla vegetazione mediterranea. Tutt’intorno si può ammirare lo straordinario giardino delle Aloe, con una collezione   di decine di specie di questa pianta provenienti da tutto il mondo.

 

 

Il giardino mediterraneo si estende fra le rocce della collina. Ci sono Cistus, Callistemon, Grevillee, Corbezzoli, Lecci, Alaterni, Lentischi, tantissimi mrti, Chamaerosps humilis. E’ un paesaggio che si integra perfettamente con quello dell’isola. Ed è qui che compare il memoriale di Susana Walton, costruito con un ninfeo circondato da siepi, angolo formale e simbolico, Al centro del ninfeo si trova una fontana di acciaio che riflette il cielo e detta “Specchio dell’anima”. In una piccola grotta, sul lato del Ninfeo c’è una scultura di Afrodite in marmo opera di Simon Verity. A seguire bassorilievi con Apollo e le tre Grazie. Le ceneri di Lady Walton riposano in una nicchia vicino alla statua di Afrodite con la scritta “Susana Walton – genius loci” a testimoniare come il suo spirito continui a pervadere il giardino per renderlo sempre più bello ed affascinante.

 

 

Altra famosissima attrazione del giardino è il Tempio del Sole, circondato da collezioni di Agavi e palme azzurre.  Il tempio anticamente era una cisterna di acqua piovana per l’irrigazione. Ci sono tre grandi ambienti illuminati dai raggi del sole che filtrano dalle aperture del soffitto.  La decorazione richiama luoghi di culto antichi con presenza di acqua e bassorilievi di ispirazione mitologica realizzati da Simon Verity.  Il percorso continua fino alla “Cascata del Coccodrillo”, così chiamata per una statua in bronzo di un coccodrillo situata sulla sponda del lago, circondata da fioriture di Agapanthus campanulatus e Encephalarthos manikensis. Nello stagno sono presenti la Nymphaea caerulea o Ninfra blu del Nilo, pianta sacra ai faranoi e in via di estinzione nelle regioni d’origine, assieme ai Nelumbo nucifera, e varie ninfee tropicali. Altra impressionante attrazione del giardino è il Teatro Greco che sfrutta il naturale pendio della collina e che si affaccia sulla baia di Forio. Una struttura circondata da boschi di leccio e rose cinesi, con erbe aromatiche e una capienza di 400 spettatori, ospita d’estate concerti di musica classica.

 

 

Nelle vicinanze del punto più alto del Monte Zaro ecco il giardino orientale con il suo padiglione thailandese e lo stagno con Fior di Loto e sulle sponde Hedychium coronarium, aceri giapponesi, Rhododendron tropicali e Tetrapanax papyrifer, Nandina domestica, Clematis armandii e meravigliosi esemplari di Loropetalum chinense.

 

 

La manutenzione di questo incredibile parco viene eseguita seguendo le  regole della migliore arboricoltura  e del miglior giardinaggio. Tutti gli alberi vengono curati minuziosamente utilizzando le tecniche del treeclimbing, si  interviene  nel miglioramento degli aspetti estetici e delle vedute che sono tra le meraviglie di questo giardino. Le aiuole sono estremamente curate in ogni dettaglio, le piante inserite in composizioni colorate ed artistiche. E’ un giardino artistico dove i costi della cura si rivelano subito molto alti ma gli effetti scenografici sono decisamente eccellenti. I lavori vengono eseguiti da personale altamente qualificato nell’arte dei giardini.  La Mortella è un esempio magistrale di cura professionale del giardino, un esempio da seguire e da esportare. E’ un vero gioiello che ogni anno attirare decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo, giardino dell’ispirazione, dell’arte, della meditazione e della bellezza.

 

Alberto Colazilli

Curatore di parchi e giardini, esperto di arte dei giardini

Articolo pubblicato su Fratello Albero n.8 del 2017

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