Il Giardino di Cesare De Titta a Sant’Eusanio del Sangro (CH).

Il Giardino di Cesare De Titta a Sant’Eusanio del Sangro (CH).

Un luogo di cultura e di poesia.

 

Il giardino storico di Cesare De Titta è un luogo ricco di storia d’Abruzzo, nel comune di Sant’Eusanio del Sangro (CH). Siamo nella Fiorinvalle di Terra d’Oro, la villa storica in cui De Titta è vissuto agli inizi del Novecento. Il giardino è prezioso, raccolto, ricco di piante da frutto, cipressi colonnari, arbusti da fiore, melograni, rampicanti, uliveti. Si sviluppa davanti alla dimora storica, oggi museo, tutto affacciato verso sud-ovest con una bella veduta paesaggistica.

De Titta è stato un intellettuale che ha reso celebre il nostro Abruzzo. Era amico di D’Annunzio, Michetti, Gentile e Pirandello che spesso invitava a Sant’Eusanio nel suo “Cenacolo” di letterati e poeti. Nato nel 1862 muore nel 1933 lasciando importanti pubblicazioni, libri, studi ecc…

 

Il mandorlo di Cesare De Titta – Foto Palombini

 

De Titta è stato un grande amante della natura e degli alberi, passione che emerge nelle sue poesie dialettali e nei suoi scritti. Una poesia in dialetto abruzzese molto bella è quella dedicata al Mandorlo del suo giardino dal titolo “La manlucc di fubbrar“. La giovane pianta di Mandorlo, in fiore in una mattina di febbraio, viene cantata e descritta dal poeta in tutta la sua bellezza come dolce testimonianza dell’arrivo della Primavera. Ancora oggi la “Manlucc” è presente nel giadino De Titta, curata e tenuta in grande considerazione dai proprietari e soprattutto dal professor Vittore Verratti, nipote dell’illustre poeta. E’ un albero di più di ottant’anni, piantato agli inizi del Novecento dallo stesso De Titta, con una circonferenza di metri 1,36.
Percorrendo il giardino, “sul far della sera”, mentre la luce crepuscolare inizia a dominare sul paesaggio, tutto diventa molto affascinante e questo luogo di cultura acquista un’aura magica e surreale.

 

L’antico Morus alba di Cesare De Titta – Foto Colazilli

 

Nel giardino della poesia troviamo Trachicarpus, annosi arbusti di gelsomino invernale e poi in cima, di fronte alla dimora storica, uno splendido cespuglio storico di Laurus nobilisaccanto a un bel pergolato di Rincospermum jasminoides.
Accompagnati da Vittore Verratti, visitiamo l’altro bellissimo gioiello del giardino, un gelso bianco con una circonferenza di metri 2,64 che campeggia nobile di fronte alla dimora storica. La luce crepuscolare impreziosisce questo storico gelso secolare, anch’esso tanto amato De Titta e descritto in molte poesie e scritti. E’ un albero verdeggiante con una chioma densa e globosa color verde smeraldo. Il tronco, contorto e rugoso, presenta i segni del passato e delle antiche capitozzature.

 

 L’antico Morus alba di Cesare De Titta – Foto Colazilli

 

Anticamente erano due i gelsi, Morus alba e Morus nigra. Il gelso nero è stato abbattuto perchè secco e malato. Bellissimo questo grande albero, sicuramente tra i gelsi più grandi d’Abruzzo e degno rappresentante di un giardino museo tanto illustre e particolare. La nostra visita nel giardino si conclude ammirando il bel paesaggio con un caldo tramonto di fine estate, contemplando i grandi alberi che trasudano cultura, poesia, letteratura e bellezza. Un giardino veramente particolre da vivere, contemplare e rispettare.

Alberto Colazilli
Paesaggista curatore di parchi e giardini.
Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

 

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