Moria di alberi in Corso Vittorio Emanuele a Pescara. Il Co.n.al.pa. “Bisogna cambiare metodologia di gestione.”

Moria di alberi in Corso Vittorio Emanuele a Pescara. Il Co.n.al.pa. “Bisogna cambiare metodologia di gestione.”

La sezione pescarese del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio interviene sulla morte di numerosi alberi in Corso Vittorio Emanuele.
“Le segnalazioni dei cittadini sono molteplici e i nostri sopralluoghi hanno potuto constatare una situazione disastrosa delle piantagioni eseguite”, spiega l’associazione, “Questi alberi sono morti perché non sono stati curati e innaffiati. Bisogna cambiare totalmente metodologia di gestione. Non basta solo piantare alberi per fare numeri, occorre fare monitoraggio, pianificare azioni di cura nel tempo in quanto stiamo parlando di esseri viventi e non di semplici oggetti.”

 

“Come spiega il nostro comitato scientifico, la vita media di un nuovo albero in città è di soli otto anni. Questi sono dati ufficiali. Tra i fattori esterni quello che fa più danni è senza dubbio la siccità. Gli alberi vanno bagnati non poco ma abbsstanza. E vanno bagnati anche e soprattutto – visto l’andamento degli ultimi anni – in inverno. La pacciamatura – la più ampia possibile con uno strato alto non più di 5 cm.-, con scarti triturati di potatura ritarda l’evaporazione di acqua, la trattiene nel terreno e negli strati superficiali, apporta sostanza organica. Da consigliare sempre e comunque; non capiamo infatti perché ci si ostini a impiegare come materiale pacciamante materiali inerti quali lapilli, ghiaia, vetro, sassi. Intorno agli alberi in città occorre ripetere il più possibile quello che accade in Natura. Possono risultare utili le aggiunte al terreno di idro ritentori biodegrabili che trattengono l’acqua e la ricevono gradualmente contribuendo a evitare stress idrici.”
“Il caso degli alberi di Corso Vittorio è solo la punta dell’iceberg di un problema più articolato che colpisce tutta Pescara. Le condizioni pedologiche avverse dei terreni, la compattazione e impoverimento degli stessi, la mancanza di acqua… nessun albero nuovo può sopravvivere in queste situazioni.”

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