Il grande Sambuco delle Sorgenti del Pescara

La riqualificazione del grande Sambucus nigra delle Sorgenti del Pescara (PE)

 

Il sambuco prima del recupero – Foto Colazilli

 

Il grande Sambucus nigra delle Sorgenti del Pescara torna risplendere. Per anni edere e rovi  avevano ricoperto buona parte della grande chioma.  Un minuzioso lavoro di restauro paesaggistico ha interessato i naturalisti delle  associazioni Co.N.Al.Pa. Onlus e Pro Natura Abruzzo e la direzione della Riserva Sorgenti del Pescara. E’ così è tornata alla luce  una vera e propria scultura vivente che  cresce  in prossimità delle copiose scaturiggini.  L’albero è policormico, con più tronchi di notevoli dimensioni ed ha  una  singolare forma,  ancora selvaggia e priva di potature o interventi maldestri. Le  misure dei cormi principali dell’albero sono le seguenti: primo cormo 1 metro di circonferenza, il secondo cormo 96 cm, il terzo 70 cm, il quarto 66 cm. L’altezza è di circa 6 metri per un diametro chioma di circa 12 metri. L’ attento restauro della pianta è stato  eseguito dal paesaggista e presidente di Co.N.Al.Pa. Alberto Colazilli, che si è impegnato in un minuzioso lavoro di ripulitura dei tronchi, procedendo a una prima rimonda del secco. L’operazione di recupero è stata fortemente voluta dalla Direttrice della Riserva Piera Lisa Di Felice che ancora una volta promuove, con l’ausilio di esperti, la riqualificazione di un nuovo albero di pregio nell’area protetta.

Il sambuco dopo il recupero – Foto Colazilli

 

Dopo il restauro di un Evonimus europeus di dimensioni ragguardevoli e la pulizia del monumentale salice delle Sorgenti, anche questo Sambuco torna finalmente alla luce. “Queste operazioni speciali di recupero dei nostri grandi alberi e arbusti di pregio sono una dimostrazione che la Riserva Sorgenti del Pescara continuare a investire sulla promozione delle proprie bellezze naturali.” spiega la direttrice Di Felice. “La costante indagine sul territorio che viene effettuata dagli esperti ci aiuta a riscoprire meraviglie naturali che sono state a lungo  dimenticate. E’ giunto il momento di   riqualificarle e farle conoscere.”  L’azione di restauro degli alberi vetusti e monumentali è  un’operazione chirurgica atta a migliorare l’offerta turistica e l’immagine paesaggistica dell’area protetta.

 

Il sambuco dopo il recupero – Foto Colazilli

 

“Il progetto di recupero dei grandi alberi di pregio a Capo Pescara non si fermerà”, dichiara invece Alberto Colazilli, “Questo sambuco è stato monitorato per diversi mesi, prima con sopralluoghi dettagliati, fotografie dell’esemplare, studio dell’intervento da fare, tutto nel rispetto della naturalità dell’albero. In pratica sapevamo cosa eliminare e come farlo.” Quindi, come spiegano gli esperti, tutte operazioni altamente professionali che vengono pianificate  con dovute le attenzioni. Questo sambuco potrebbe rientrare tranquillamente tra i più grandi d’Abruzzo soprattutto per il diametro della chioma e per la forma policormica ben sviluppata e priva di drastiche potature.  Per l’assessore all’Ambiente Giovanni Diamante grande soddisfazione perchè Popoli riscopre una nuova bellezza naturale che in pochi conoscevano. “La riscoperta di questi esemplari arborei abbandonati e il loro attento restauro non può che essere un vanto per la città di Popoli che non smetterà mai di promuovere azioni di valorizzazione del proprio territorio”, spiega Diamante. Alla sorgenti del Pescara un altro monumento naturale aspetta di essere fotografato e ammirato.

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

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